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La top rider Cécile Ravanel nel FInalese
Lo sviluppo del Finalese in ambito mountain bike, soprattutto legato agli eventi internazionali della disciplina con cui questo comprensorio si è mostrato al mondo, ha permesso un incremento delle presenze di biker professionisti ed appassionati che scelgono questo territorio per la sua rete sentieristica, il clima mite e le peculiarità di quest’area incastonata fra le montagne ed il mare.
Un aspetto altrettanto fondamentale per l’economia del territorio riguarda le aziende specializzate ed i brand di settore che scelgono questi trail per testare prodotti e nuovi prototipi di bici; la varietà dei sentieri del Finalese rappresenta infatti una completezza difficile da trovare altrove: diversi tipi di terreno a distanza di pochi km, tratti rocciosi e tecnici, sentieri flow adatti ad ogni livello di riding e poi macchia mediterranea, faggete, entroterra e montagna, peculiarità che rendono unico questo comprensorio.
Sospensioni, gomme, altri componenti e prodotti vengono quindi testati per la prima volta ed in anteprima sui sentieri del Finalese per preparare al meglio la bici e per competere alle svariate gare in giro per il mondo. Ma non solo perché esiste anche un fattore fisico importante, in quanto grazie alla completezza dei percorsi Finale si rivela un’ottima palestra naturale ed i rider professionisti la scelgono per ritrovare la forma atletica, magari a seguito di infortuni o periodi di inattività.
Nei giorni scorsi abbiamo incontrato una regina delle top rider d’eccellenza, la francese Cécile Ravanel di Commencal Enduro Team, che a Finale ha fatto provare grandi emozioni con la conquista del primo podio femminile EWS nel 2016, 2017 e 2018. “Nei giorni scorsi abbiamo effettuato alcuni test con Hutchinson Tires (azienda che produce copertoni da bici, ndr), poi abbiamo iniziato l’allenamento insieme ai giovani rider del Club Amsl Frejus Vtt (club sportivo di Frejus, sud est Francia, sulle discipline enduro, cross country e bmx, ndr) - che ogni anno organizza dei camp proprio qui a Finale Ligure - prima insieme ai giovani rider e poi con l’elite, i top rider”.
Perché proprio Finale per testare i vari componenti della bici?
“Per i sentieri, senza dubbio, c’è una grande varietà. È poi è il posto migliore per il cibo, per pedalare...insomma amiamo l’Italia!”
Sfortunatamente lo scorso anno non abbiamo potuto vederti alle gare, a causa di un brutto incidente, posso chiederti cosa ti è mancato di più in questo periodo?
“È difficile da dire perché l’incidente che ho avuto è stato molto grave. Quindi per prima cosa ero contenta di poter camminare...non posso dire che mi sia mancato qualcosa, forse di gareggiare nel downhill ma non in enduro”.
Che prospettive hai per questo anno?
“In questo momento nessuna. Non posso dire se correrò o meno”.
Nel 2016, 2017 e 2018 hai conquistato il podio femminile dell’EWS proprio qui a Finale Ligure. Che emozione associ a questo luogo?
“Un’emozione enorme...non saprei. Questo posto è speciale, forse anche perché mio nonno era italiano, piemontese”
Come descriveresti Finale in 3 parole?
“Mare, sole e sentieri...qui mi sento a casa!”.
Secondo il tuo parere come si rivela Finale in ambito mountain bike?
“Lo spirito, l’inizio dell’enduro, forse. Qui puoi trovare tutto ciò che serve per allenarti, ogni trail ha le sue peculiarità, varia ad esempio se vai alle Manie, a Base Nato o a Calice...”.
Insieme a Cécile incontro anche Antoine Vidal, giovanissimo campione francese di Commencal Enduro Team reduce da un 2019 spettacolare, suo infatti il titolo di campione U21 EWS. Provenente dalla disciplina downhill, Vidal anche per questa stagione è seguito da Cécile e Cedric Ravanel e qui a Finale apprezza soprattutto la cura dei sentieri su cui si diverte a girare, Roller Coaster in primis essendo il suo trail preferito. Riconoscimenti che accrescono l’entusiasmo di quanti lavorano nel mantenere l’unicità del nostro comprensorio.
Autore: Erika Scafuro
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