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FOR TRAIL BUILDING BULLETIN
#7| Luglio 2024
Nella primavera ed estate 2024 i trail builder della Finale Outdoor Region si sono presi come sempre cura del territorio. Un importante lavoro è stato necessario tra aprile e maggio per preparare il percorso della UCI Enduro World Cup e, nei mesi, successivi gli interventi di manutenzione da passaggi e ordinaria. I primi mesi del 2024 hanno anche visto un cambiamento a livello organizzativo nel Tavolo Trail Building che vi raccontiamo nel nostro Trail Building Bulletin.
Buona Lettura!
TRAIL BUILDING ED EVENTI SPORTIVI
Dal 10 al 12 maggio, la UCI Enduro World Cup promossa da Warner Bros Discovery è tornata nella Finale Outdoor Region, aprendo ufficialmente la stagione 2024 di Coppa del Mondo dell’enduro in mountain bike. Il nostro territorio ha una lunga storia legata agli eventi di enduro. Con cinque edizioni del circuito nazionale Superenduro dal 2008 al 2012, l’Enduro World Series dal 2013 al 2022, due Trofei delle Nazioni, e le gare di Coppa del Mondo a Pietra Ligure nel 2023 e a Finale Ligure nel 2024, siamo ormai un punto di riferimento per atleti e biker. In tutti questi anni (ben 17 consecutivi!), la progettazione del percorso gara ha sempre giocato un ruolo fondamentale, tanto per lo sviluppo della destinazione che della disciplina, con il chiaro obiettivo di mostrare al mondo la varietà del nostro territorio, tra ambienti, terreni e panorami mozzafiato, e le sue potenzialità sia per la mountain bike tradizionale che per la e-MTB, rendendo il Finalese una delle mete preferite dai rider.
Nel 2024, i due percorsi di gara hanno interessato nove trail: Base Nato, Ingegnere, Supergroppo, Rocche Gianche, DH Men, Cà Bianca, Legnino, Borderline e Andrassa. Tutti questi trail sono stati sottoposti a interventi di manutenzione pre e post gara. In particolare, la gara del 2024 ha offerto l’opportunità di lavorare su due dei trail più iconici del territorio.
Rocche Gianche, usato come prova speciale nell’EWS 2018 e chiuso ufficialmente da tempo, è stato recuperato per l'occasione. Questo sentiero, oltre a essere un'icona, è strategicamente importante per la fruizione del territorio in quanto rappresenta la porta d'accesso per l’area di Spotorno e per la Valle di Vado. L'accesso alla partenza, fortemente compromesso dalle piogge, è stato completamente rifatto, e una linea ad uso e-MTB, usata in gara, è ora a disposizione dei biker.
Inoltre, è stato effettuato un massiccio lavoro di sfalcio e ripristino e, nel tratto intermedio danneggiato da un taglio boschivo, è stata disegnata una nuova linea che porta alla parte finale del sentiero. Un ripristino significativo in termini di lavoro che ha però restituito un trail tecnicamente molto impegnativo ma di assoluta importanza per la Region.
Monte Alto ha visto un importante lavoro che ha nuovamente reso fruibile la versione lunga di Supergroppo, un trail di ben 7 km, tra i più lunghi del finalese. Caratterizzato da tratti pedalati che lo rendono un sentiero davvero completo, Supergroppo è stato già presentato in gara 10 anni fa, ma con partenza più in basso rispetto a quella attuale.
Qui è stata creata una nuova linea a causa del taglio boschivo che ha permesso il collegamento con le sezioni più a valle. Al momento, è stata individuata e disegnata una traccia che permette un accesso più fluido e piacevole alla cima di Monte Alto.
Il percorso di quest’anno è stato particolarmente apprezzato da atleti, media e dalla stessa Warner Bros Discovery permettendoci ancora una volta di offrire un evento di altissimo livello e, allo stesso tempo, di investire risorse non solo per la gara, ma per implementare e migliorare la nostra rete sentieristica in un ‘ottica di sostenibilità.
Un enorme grazie va dunque alla Direzione Gara, nella persona di Francesco Gozio, per l’ideazione del percorso, e a tutti i trail builder che hanno fatto un grande lavoro per la gara e per tutti i biker: Marco Richeri, Ivo Camilli, Marco Del Maschio, Giorgio Paderno, Massimiliano Marenco, Cristian Tintori. E naturalmente a Simone Lammardo e Riccardo Serrato per il coordinamento dei lavori e della squadra.
TAVOLO TRAIL BUILDING FOR, nuova struttura organizzativa
Foto: Gabriele Canu
Nel corso del 2024, la struttura organizzativa del tavolo trail building della Finale Outdoor Region ha subito una riorganizzazione interna. Fabrizio Valenti, storico trail builder e fondatore della prima compagnia shuttle di Finale Ligure, dopo oltre un anno di attento lavoro come supervisore del gruppo di lavoro, ha passato il testimone a due nuove figure. Entrambi con una grande esperienza nel trail building, svolgono ormai da alcuni mesi in modo complementare il ruolo di coordinamento del gruppo di lavoro, pianificazione degli interventi e gestione delle risorse.
A Fabrizio va il nostro sincero ringraziamento per l'impegno dimostrato e la grande competenza che continuerà a mettere a disposizione del territorio di Osiglia come Responsabile di Area.
Riccardo Serrato, già Responsabile di Area della Caprazoppa, ha assunto un ruolo di responsabilità tecnica, occupandosi dei sopralluoghi necessari per monitorare lo stato dei sentieri e valutare dove sia necessario intervenire, in particolare per interventi di manutenzione straordinaria.
Simone Lammardo, già parte del gruppo di lavoro attivo sull’area del Pietrese e della Val Maremola, ha invece responsabilità organizzativa. Si occupa di organizzare il lavoro quotidiano dei trail builder in base alle necessità, in particolare per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e i lavori di ripristino, coordinando le risorse disponibili.
L'allocazione delle risorse e le decisioni strategiche vengono prese in collaborazione con il Consorzio, rappresentato dal presidente Gianluca Viglizzo, e con i Responsabili di Area, la cui struttura rimane invariata, ciascuno incaricato di valutare e proporre interventi nella propria zona di competenza.
In questo anno e mezzo di attività, il tavolo trail building, pur affrontando numerose difficoltà legate alla complessità del progetto, si è rivelato cruciale per la gestione del territorio. Senza questa struttura e considerando i flussi turistici attuali nella Region, non sarebbe possibile preservare il territorio né il prodotto turistico che attrae nel Finalese tanti turisti in ogni stagione dell’anno, con un notevole impatto sulle presenze turistiche.
La struttura organizzativa del Tavolo Trail Building è sostenuta dal progetto FOR YOU CARD. Grazie alle risorse generate dalle transazioni nelle attività aderenti, oggi possiamo garantire continuità ai lavori di manutenzione. Introdotto quasi 3 anni fa, questo strumento è stato adottato da molti operatori del territorio. Tuttavia, la maggior parte dei fondi proviene ancora dalle compagnie di trasporto. La vera svolta si avrà quando tutte le categorie di operatori, specialmente nel settore dell'ospitalità e della ristorazione, abbracceranno attivamente il progetto contribuendo maggiormente alla manutenzione, permettendo così di destinare maggiori risorse anche alle falesie per l'arrampicata e ai sentieri per l'escursionismo.
MANUTENZIONE PRIMAVERA ESTATE 2024
Oltre all’ingente lavoro di preparazione del percorso gara UCI Enduro World Cup tra aprile e maggio, la primavera e l’estate hanno visto i nostri trail builder impegnati in varie aree della Region, da Vado Ligure a Bardineto e Osiglia, includendo naturalmente il Finalese e i suoi Altipiani, il Pietrese e la Valmaremola e il Monte Carmo.
Gli interventi hanno riguardato in particolare lavori di manutenzione da passaggi (pulizia generale, manutenzione degli scoli, soffiatura delle foglie,decespuglio della vegetazione, rimozione di pietrisco e pietre pericolose, taglio di alberi e rimozione di ceppi, eliminazione di braking bumps e canali da passaggi, ripristino di sponde e salti esistenti, gestione aree soggette alla formazione di pozze), ma anche lavori di manutenzione ordinaria, come gestione di pozze, taglio di alberi, ristrutturazione di muri a secco.
Nel mese di Maggio i trail builder hanno lavorato sui trail del percorso gara oltre a Zak, Avioai, Appendaun, Pianfieno, Supercanaletta, Tobogazzo, Trail Foglia, New Super Canaletta, Base Nato, H Veloce, Ingegnere, Partigiano, Madonna della Guardia, Cacciatore, Toboga di Canova Lower, Fast & Furious, Revenant, DH Men, Armuin, Scoglio di Venso, Foresto, Ruggetta, Oltrefinale.
Giugno ha visto interessati i sentieri Rocca di Corvi e Domiciliari, Briga Sinistra e Destra e Ponti Romani, Hell Boy 1, Rocknrolla, Hiroshima Mon Amour, Dog Eat Dog, Bric Merizzo, Cà Bianca, Isallo Ecstasy, Rollercoaster, San Pantaleo, Il Conte, H, Ingegnere. Sono proseguiti i lavori su Ruggetta, Fast & Furious e Revenant.
A Luglio i sentieri oggetto di interventi sono stati Pianmarino Top e Pianmarino Cia, H Veloce, Cravarezza, Pianfieno, Appendaun, Mulino e Dondella, Tobogazzo, Dolcenera e Blu Pervinca, Cà del Vacchè, Rocche Gianche, Euforia, Roaldo DH, Andrassa pt 1 e 2, Roll Up, oltre a sentieri per il trekking: Via del Purchin e Anello di San Bernardino.
Alcune immagini dei lavori di questi mesi: Da destra: interventro tree climber per rimuovere un grande albero sradicato e intervento sul Sentiero del Pellegrino; Ricostruzione muro a secco su accesso trail Briga e pulizia sentieri a Bardineto.
SIMONE LAMMARDO
Simone Lammardo è cresciuto a Giustenice, dove ancora oggi vive e gestisce l'attività di ristorazione di famiglia. Da tempo è entrato a far parte della crew di trail building della Finale Outdoor Region, lavorando soprattutto nell'area del Pietrese e Val Maremola.
Dal 2024, insieme a Riccardo Serrato, coordina il gruppo di lavoro, occupandosi della gestione delle risorse e del personale e seguendo gli interventi di manutenzione ordinaria. Nonostante le responsabilità, non rinuncia mai a passare ore nel bosco, l'ambiente che ama e di cui si prende cura con passione.
Ciao Simone, quando hai inizato ad interessarti al trail building?
Ho iniziato ad andare in bici abbastanza tardi, in età adulta. Proprio in quel momento stava nascendo Pietra Ligure Outdoor. Da sempre sono appassionato del territorio in cui vivo e lo conosco bene. Questo ha fatto sì che venissi coinvolto nel gruppo di lavoro, sicuramente in quanto appassionato di mountain bike ma anche per la mia conoscenza. Inizialmente ho affiancato i trail builder con più esperienza come Alessandro Massa e oggi, a distanza di qualche anno, sono coordinatore del gruppo insieme a Riccardo Serrato.
Passione per la mountain bike e per il territorio sono dunque la tua motivazione principale a ricoprire questo ruolo?
Io vedo il trail building come quell’attività che ti permette di passare del tempo nei luoghi che ami e che ti fanno stare bene. Si fatica molto ma lo si fa per migliorare un qualcosa di cui tu stesso, insieme a tante altre persone, potrai godere, su cui ti potrai divertire.
Per me rimane fondamentale provare in prima persona i trail su cui lavoro o lavoriamo con i ragazzi. Anzi, a volte sono anche un po’ geloso, e vorrei essere il primo a testare un sentiero dopo che è stato mantenuto!
Descrivici il tuo ruolo all'interno del gruppo di lavoro.
Il tavolo trail building è composto ovviamente dalle persone che quotidianamente lavorano sui sentieri, dai responsabili di area, e da un coordinamento fatto dal Consorzio FOR, nella persona di Gianluca Viglizzo che gestisce la parte politica (rapporti con comuni, associazioni, privati), da Riccardo Serrato per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, e dal sottoscritto, che si occupa quotidianamente di organizzare il lavoro dei trail builder sul territorio, in base alle priorità, alla stagione, alle condizioni climatiche e, ovviamente, alle risorse economiche. Non rinuncio però a lavorare sui sentieri, cosa che per me rimane condizione essenziale per potermi occupare anche di tutto il resto.
Per quanto mi riguarda, sicuramente si tratta di imparare a immaginare le cose prima che avvengano, così da prevenire problematiche e far sì che il territorio non subisca danneggiamenti eccessivi. In secondo luogo, è fondamentale riuscire a rendere il territorio il più fruibile possibile, gestendo al meglio le risorse, vale a dire il tempo che di dedica ad ogni sentiero.
Il fatto che il coordinamento venga fatto per un’area molto vasta, da Vado Ligure al Carmo, da Bardineto a Osiglia e Mallare, significa anche relazionarsi con realtà e problematiche molto diverse l’una dall’altra. Questo ci permette di imparare molto e di imparare a conoscere e gestire situazioni molto diverse da quelle del contesto puramente finalese.
A tuo avviso, quanto è importante lavorare come strutture organizzata? Che impostazione stai dando al lavoro?
Credo che vista l’importanza e complessità del tema, sia ormai imprescindibile una struttura organizzata. La nostra organizzazione sta crescendo, abbiamo ormai l'esperienza necessaria per pianificare i lavori secondo le tempistiche dettate dalla natura e per valutare come eseguire un lavoro. Sia Riccardo Serrato che io, ogni settimana, usciamo sul territorio per fare sopralluoghi e questo, insieme allo scambio con i responsabili di area, ci permette di avere un quadro piuttosto chiaro delle necessità e delle priorità.
A livello di metodo, sto impostando il lavoro con un agenda bisettimanale basata appunto su necessità e priorità. Abbiamo anche impostato una sorta di gestionale per avere sempre sotto controllo chi ha lavorato dove e per quanto tempo. Uno strumento utile a noi ma che speriamo possa esserlo anche in futuro per altre persone che si occuperanno della gestione dei lavori di manutenzione.
Siamo sempre alla ricerca di miglioramenti e nuove soluzioni con i mezzi che abbiamo per rendere il nostro territorio un luogo sicuro e divertente per tutti i biker. La collaborazione e il rispetto per l’ambiente sono alla base del nostro lavoro, e siamo orgogliosi di vedere i frutti del nostro impegno ogni volta che un biker percorre i nostri sentieri e apprezzare il nostro lavoro.
Grazie Simone, buon lavoro!
Arrivederci al prossimo numero del Trail Building Bulletin.
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