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Trekking Urbano a Noli
Vieni a scoprire Noli con un piacevole Trekking Urbano! Un nuovo modo di fare turismo dolce lontano dai circuiti più conosciuti, coniugando sport, arte e gusto sveleremo gli angoli più nascosti e curiosi di questo borgo che fu una Repubblica Marinara, anche se la definizione è in genere riferita a solo quattro città italiane. Ricordata da Dante nel IV canto del Purgatorio (“Vassi in Sanleo e discendesi in Noli…”) come luogo aspro e di non facile accesso, Noli è nascosta tra due pieghe della montagna, tutta protesa verso il mare. Prima dell’apertura del tracciato attuale della via Aurelia, realizzato durante l’impero napoleonico, questo centro era raggiungibile solo via mare o scendendo per ripidi sentieri, come avviene ancora oggi a S. Fruttuoso, nel promontorio di Portofino.
IL TREKKING URBANO È UN MODO DI FARE TURISMO DOLCE CONIUGANDO SPORT, ARTE E GUSTO, ALLA SCOPERTA DEI BORGHI PIÙ SUGGESTIVI DELLA REGIONDurante il Trekking Urbano di Noli ti racconteremo di quando, nel 1239, ai tempi di Federico II, Noli aiutò il Papato e la Lega Lombarda e, per questo, divenne sede vescovile per volontà di Papa Gregorio IX, anche se per ben sei secoli fu una delle diocesi più piccole di Italia!
Visiteremo l’antica Cattedrale di S. Paragorio, chiesa romanica costruita a metà del XI sec. sull’area di un precedente edificio paleocristiano. Si tratta di uno dei gioielli architettonici della Liguria, dichiarato Monumento Nazionale nel 1890. L’abside è decorata da 11 catini islamici (XI-XII sec.) che costituiscono forse il più antico esempio in assoluto di maioliche murate.
Il centro storico, caratterizzato dalle numerose torri comunali (che in origine pare fossero addirittura 72!), conserva, in alcuni quartieri, quasi intatto il suo antico volto, con belle case del Duecento e del Trecento; si tratta certamente di uno dei più interessanti insediamenti storici del ponente ligure.
Noli diede i natali ad Antoniotto Usodimare, che nel 1456 scoprì le isole del Capo Verde; inoltre ospitò a lungo il filosofo Giordano Bruno, che qui svolgeva la professione di “maestro di grammatica e cosmografia”.
Un sentiero tra terrazzamenti olivati ci permette di risalire le pendici del monte Ursino (121 metri) dalla cui sommità le grandiose e scenografiche rovine del Castello (iniziato nel sec. XI) dominano Noli. All’interno, potremo passeggiare sui camminamenti che sovrastano il “mastio” e costeggiano l’alta torre circolare di avvistamento. Due cortine di mura merlate (XIII sec.) scendono sino ai dirupi sul mare e verso l’abitato. Si tratta del monumento difensivo meglio conservato di tutta la Liguria di Ponente.
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Da non perdere è il primo tratto del “sentiero del Pellegrino”, antica via di collegamento tra Noli e Varigotti e Finale: si sale tra antichi terrazzamenti (fasce), realizzati con muri di contenimento in pietra a secco, coltivati ad uliveto. Le fasce sono uno dei simboli materiali della civiltà contadina locale, ovvero il frutto di un immenso lavoro manuale che si è sedimentato sul territorio, opera della fatica di migliaia di uomini ripetuta per secoli.
Lungo il percorso incontreremo i resti del lazzaretto, il ricovero dei marinai provenienti da paesi lontani, obbligati a trascorrere qui la quarantena prima di essere riammessi a Noli. Giunti presso i ruderi della chiesa di Santa Margherita (abside romanica) potremo godere di un’ampia vista panoramica sulla baia di Noli e sulla riviera ligure (nelle giornate più limpide è possibile scorgere le Apuane e la Corsica). Sulla cima di Capo Noli si può raggiungere l’Eremo del capitano D’Albertis, uno chalet in legno e pietra il cui interno doveva sembrare quello delle sue imbarcazioni: è un luogo di selvaggia solitudine.
Riprendiamo il cammino e, dopo qualche tornante, potremo imboccare una ripida discesa nel bosco. D’improvviso si svelerà l’imboccatura di una grotta: un antro enorme pieno di luce riflessa dal mare. Siamo nell’“Antro dei Falsari o Grotta dei Briganti”.
Ph. Simone Baglietto
A questo punto si può scegliere se tornare a Noli oppure proseguire verso Varigotti, costeggiando il semaforo - eccezionale punto panoramico sulle due riviere -, la torre delle streghe - antico confine tra la Repubblica di Noli ed il marchesato di Finale -, ed infine la chiesa di S. Lorenzo vecchio a Varigotti.
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Come partecipare all’esperienza:
- Nei venerdì sera di luglio e agosto è possibile partecipare a visite guidate gratuite promosse dal comune di Noli. L’appuntamento è in piazza Milite Ignoto (di fronte al palazzo comunale) alle 21,15 (è necessario contattare, per conferma, la guida turistica: guideliguria@gmail.com oppure 339.4402668 (anche whatsapp), https://digilander.libero.it/guideliguria/.
- I percorsi di trekking urbano possono essere svolti, a pagamento, in qualsiasi periodo dell’anno. Sono disponibili guide in inglese, tedesco, francese, spagnolo.
Per prenotazioni: Finale Outdoor Base e-mail: contact@finaleoutdoor.com Tel. +39.338.7469962
- Per il turismo didattico è disponibile un’ attività didattica per ragazzi: NOLI, ANTICO BORGO SUL MARE, PAESE DI PESCATORI. La V° Repubblica Marinara è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali…. Ma noi riaccenderemo le antiche lotte tre nolesi e pirati con un divertente percorso giocato nei caruggi! Quante vie, piazze, palazzi o chiese sono stati teatro di fatti avvolti nel mistero? Quali ambienti si nascondono dietro le alte torri e le possenti mura del Castello? Unisciti alla scoperta di una Noli misteriosa, un viaggio a ritroso nel tempo in cui, divisi in due squadre, conosceremo le leggende del nostro passato ed il funzionamento dei principali sistemi difensivi (torri, castello, case-forti, cinta muraria…).
Per prenotazioni: Finale Outdoor Base e-mail: contact@finaleoutdoor.com Tel. +39.338.7469962