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Carmo: la via diretta
- Stato Aperto
- Area Pietrese
Da Pian delle Bosse alla cima per il contrafforte est
Diversi sentieri portano alla vetta del Carmo: questo è il più impegnativo ma regala un panorama aperto e la presenza di una grande varietà di specie della flora alpina, aggrappata sulle rupi di roccia dolomitica.
Sul retro del rifugio Pian delle Bosse, il percorso di cresta segnalato con due quadrati rossi corre inizialmente nel bosco, uscendone ben presto quando giunge in prossimità dello spartiacque roccioso.
Gli ambienti aperti (aree rocciose, prati, ghiaioni), qui ben rappresentati, sono generalmente più ricchi di flora che non i fitti boschi; qui poi ci troviamo sul contrafforte est del Monte Carmo di Loano, considerato dai botanici come il limite fitogeografico tra Alpi ed Appennini, perché da questo massiccio in poi verso ovest si rinvengono specie tipiche della flora alpina. Per citarne alcune: la genziana ligure, la primula impolverata, la globularia alpina, la fritillaria, la sassifraga callosa con la sua cascata di fiori bianchi, l’eliantemo ligure giallo splendente che avvolge le rocce con i suoi piccoli fusti striscianti.
Durante la salita vi sono alcuni punti in cui si può scegliere se seguire la via più impervia sulla lama dello spartiacque, oppure deviare alla sua sinistra; una di queste deviazioni collega al rifugio Amici del Carmo (privato e non custodito, ma con una stanza con tavoli aperta). Proseguendo invece sul crinale si arriva all’anticima a 1328m di quota, da dove si scende alla sella erbosa prima di affrontare l’ultima salita a zigzag verso la vetta a 1389m.
Qui si trova una grande croce metallica, un gruppetto di faggi dove sostare all’ombra, e un disco che segna i nomi e le direzioni dei vari monti circostanti perché il panorama è assolutamente a 360 gradi!