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Il sentiero del Tempo
- Stato Aperto
- Area Val Bormida
Dal lago di Osiglia ai vecchi castagneti da frutto.
Perché un sentiero del tempo? Per un’escursione senza fretta, dove la sosta è il primo passo necessario per poter osservare ciò che ci circonda: uccelli, pesci, rane e rospi, fiori variopinti e la varietà degli alberi. I pannelli illustrativi presenti lungo il percorso offrono numerosi spunti, comprese le immagini del paese di un tempo, ricoperto dalle acque del Lago, ricordato da vecchie fotografie, e ripreso in occasione di uno dei rari svuotamenti del bacino. Il percorso del “sentiero del tempo” dal Ponte Manfrin sfiora l’area picnic e la località Bertorelli: il primo bosco che si incontra è caratteristico e importante dal punto di vista dell’habitat, perché costituito da alberi di ontano nero, essenza ormai non comune perché vive solo vicino all’acqua, dove spesso l’uomo si sostituisce all’ambiente con le sue costruzioni. Seguendo il segnavia ”più” giallo, attraverso pinete e boschi misti raggiunge il Tecchio Gamba, con antichi castagneti da frutto. I più allenati potranno completare il percorso raggiungendo il Colle della Barossa e rientrando verso il lago per piste forestali che corrono tra i boschi e le brughiere. Qui nascono i torrenti che, con le loro acque, alimentano il Lago. L’acqua che scorre ci ricorda ancora il trascorrere del tempo, il divenire delle cose, come afferma un celebre aforisma attribuito al filosofo greco Eraclito: “Pánta rhei os potamòs” (“tutto scorre come un fiume”).