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Le borgate di Verezzi
- Stato Aperto
- Area Finalese
Case in pietra in posizione panoramica sul mare
Verezzi è uno dei borghi più belli d’Italia! Quattro borgate in pietra affacciate sul mare vi aspettano per una facile passeggiata ricca di spunti interessanti storici e naturalistici. Dal parcheggio principale di Verezzi si procede qualche metro in direzione mare fino alla borgata Poggio, che merita una breve deviazione: vi si noteranno immediatamente le case mediterranee in pietra, con il tetto a terrazza e le pietre forate (prie sgarbe) che venivano utilizzate per sorreggere i pali dei pergolati.
Si scende il vicolo in pietra che passa sotto a un archivolto, quindi si va a sinistra e si risale per tornare sulla strada asfaltata: qui si prende il sentiero che sale di fronte. Si può spezzare la ripida salita per osservare alcune piante: il profumato timo maggiore (Thymus vulgaris), cisto rosa (Cistus albidus) dalle foglie lanose e le foglie appiattite del piccolo iris nano (Iris chamaeiris).
Si giunge ad un affioramento roccioso (Conglomerato di Poggio) dove si nota la lavorazione, non terminata, per l’estrazione di alcune macine. Prima di entrare nel bosco, si nota scolpito sulla roccia il volto di un Alpino; questo luogo almeno non è stato avulso da conflitti perché nella grotta poco oltre, durante la Seconda Guerra Mondiale, vi era una postazione con cannone puntato verso la costa.
Si giunge allo spiazzo panoramico della chiesa di San Martino (XVII sec): chiesa, oratorio e cimitero fanno mostra della Pietra del Finale, un calcare rosato o rossastro (nella particolare variante Pietra di Verezzi) ricco di frammenti fossili e risalente al Miocene.
Una deviazione verso est ci fa scendere una mulattiera e visitare la sottostante dolina (forma carsica), per rientrare sul retro della Chiesa e raggiungere il vicino crinale dove ci aspettano i resti del “Mulino fenicio” e la croce panoramica con tavolo e panche.
Ritornati a San Martino, si scende la scalinata e si svolta a destra in direzione della borgata Crosa (“corrosa” riferito alla roccia bucherellata per effetto del carsismo). Sui muri in pietra si osservano le piantine della Campanula isophylla, che cresce solo nel Finalese e fiorisce generalmente in autunno con corolle lilla fatte a stella.
Si incontrano dei lavatoi e quindi, giunti all’asfalto, si prende non il primo vicolo ma il secondo che scende di sbieco, attraversa la strada ed arriva nella borgata Piazza dalla Chiesa di Sant’Agostino, luogo suggestivo e sede di rappresentazioni teatrali all’aperto.
Con una deviazione sotto i portici a destra, si visita la quarta borgata (Roccaro); tornati in piazza si prende il vicolo dinnanzi e si ritorna alla partenza.