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Le Terre Alte di Val Maremola
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Da Cà dell’Erscia al Bric Tampa
In località Cà dell’Erscia (Magliolo), le poche cascine sparse fanno da preludio ad una immersione in un territorio boschivo dal fascino selvaggio, lungo uno storico percorso che veniva un tempo utilizzato per l’approvvigionamento del fieno. Questo tratto di percorso “Terre Alte” (segnavia giallo e rosso) inizia con una stradina sterrata che si incunea in piano nella valle del Rianazzo mentre gradatamente si restringe e diventa sentiero, passando sotto alla costa dei Balzi Rossi e poi nei castagneti di località “Ravin”.
Una ripida discesa porta ad attraversare il rio Lavazzè in corrispondenza di un bel laghetto con cascata, degno di una pausa ristoratrice.
Ora il percorso si fa più impegnativo, mentre si sale sull’altro versante per riguadagnare la quota perduta, e salire ancora per aggirare un costone roccioso, dopo il quale si trova una sorgente.
Si incontrano varie aie carbonili, dove venivano realizzate le carbunere per trasformare il legno dei boschi in carbone, più leggero da trasportare.
Il tratto è oggi piuttosto impervio ma di qua nel secolo scorso si transitava con i muli anche per il trasporto del fieno, due volte al giorno, per assicurarsi una buona scorta per l’inverno; il fieno si otteneva dalle aree prative oggi praticamente scomparse perché ricolonizzate dal bosco.
Quando il sentiero si congiunge finalmente con una pista sterrata, siamo praticamente alla meta: una deviazione sulla sinistra porta in leggera discesa all’area picnic del Bric Tampa da dove, sporgendosi appena dalle rocce in mezzo agli alberi, si intravede Cà dell’Erscia.