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Passeggiata sull’acqua
- Stato Aperto
- Area Val Bormida
A Bormida lungo il torrente Pisciarella
Il percorso sul rio che fa ridere segue in senso contrario l’acqua che scorre, lasciandosi alle spalle gli edifici recenti ed incontrando i ruderi del passato: le ferriere, i tecci, i ponti. Il rio Pisciarella nasce alle pendici del Monte Settepani e confluisce da subito nel fiume Bormida.
La presenza di boschi ed acqua in questa zona ha fatto funzionare le “ferriere”, industrie di un tempo, che utilizzavano due fonti energetiche: il “carbone nero” da legna, che serviva per produrre calore, ed il “carbone bianco” cioè l’acqua, che serviva per mettere in moto le parti meccaniche. Le prime ferriere sono sorte probabilmente nel Medioevo, ma furono molto attive nel ‘700, quando lavoravano il minerale di ferro proveniente dall’Isola d’Elba, sbarcato a Finale o a Vado e trasportato a dorso di mulo fino a qui.
Alla partenza del percorso, su un edificio rosso, si legge “La ferriera”. Dopo una casa isolata ed un primo attraversamento del rio, si nota un rudere a sinistra: una ferriera più antica della precedente. Un edificio moderno più avanti, di proprietà della Provincia di Savona, ospitava anni fa l’incubatoio ittiogenico per l’allevamento e la reintroduzione della Trota fario, e il centro di recupero animali selvatici.
Il resto del percorso inizia a presentare caratteri più selvatici, e vi si trovano alcuni pittoreschi ponti in legno: è facoltà di chi cammina valutare a che punto fermarsi e rientrare, mancando una meta precisa, ma con diversi scorci fotogenici sull’acqua, sui boschetti di ontani, sulle piante di menta acquatica che crescono nel greto, sulle foglie gialle dei castagni in autunno.