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Sentiero dei Tecci
- Stato Aperto
- Area Melogno
C’era una volta il ciclo del castagno e della pastorizia
I “tecci” sono costruzioni in pietra che rappresentano una delle principali testimonianze delle storiche attività di Rialto, costituite fino all'inizio del 1900 dalla pastorizia e dal lavoro nei boschi con la raccolta delle castagne, la lavorazione del legname e la produzione del carbone da legna.
Si parte accanto alla cappella di San Bernardo in contrada Cheirano (segnavia: T rovesciata). Al primo bivio si sceglie la salita verso le case di Piazza Alpina, poi si prosegue dritti fino a un ulteriore bivio nel bosco, dove si prende il ramo di sinistra; lungo questo tratto pianeggiante si intuisce l’importanza di questa vecchia strada comunale (da cercare: una pietra sul muro a secco che reca la data 1887).
Attraversati due rii, una breve salita porta al tornante della sterrata che sale da Piazza Alpina, ma subito si riprende il sentiero a destra che, costeggiando diversi ruderi ed alcuni tecci recentemente recuperati, porta velocemente alla località Prato del Tecchio dove si incrocia nuovamente la sterrata. In autunno fiorisce abbondante lo zafferano selvatico (pianta protetta).
Tornando a salire, una deviazione porta al Tecciu de Buggia, quindi si incrocia la sterrata ancora una volta. Siamo a metà del dislivello totale: i meno allenati possono rientrare percorrendo in discesa la sterrata, che passa accanto al Tecciu di Voze.
Invece proseguendo la salita si raggiunge una pista forestale, la si segue 500m e quindi si riprende il vecchio percorso fino al rio Acqua della Ciliegia; gli ultimi 160m di dislivello sono su sterrata fino all’area picnic presso la chiesa della Madonna della Neve.